“Insoliti risvegli…”

di Antonio Di Cori; raccontARTE: Lara Zankoul photographer, “The Unseen”

Stamattina mi sono svegliato e dopo aver messo i piedi fuori dal letto, mi sono diretto in sala. C’era una calma sorprendente, nessuno in casa, dalla porta finestra adiacente al divano, traspariva un lieve raggio di Sole mattutino: come se l’ultima Apocalisse non ci fosse mai stata. 

Mi diressi assonnato in cucina, dove avevo lasciato la caffettiera pronta sui fornelli, non mi dispiaceva bere del caffè freddo, indipendentemente dal mese. Fu in quel momento che notai il tavolo della sala, capovolto, come se qualcuno avesse visitato la mia casa. Chiunque, vedendo ciò, si sarebbe preoccupato, pensando ad un’improvvisata notturna di qualche ladro, pensando ai pericoli imminenti della città. Inspiegabilmente, nello stesso momento, cadde l’acquario posto sul tavolo della cucina. BIN…il pesce rosso vinto alla fiera, stramazzato a terra! L’acqua esce dall’acquario per risalire verso il tavolo.

“Cosa sta succedendo?!”

Mi strofinai gli occhi nel vedere quell’inspiegabile movimento anti gravità, forse ancora stavo dormendo ed ingenuamente avevo creduto di essermi svegliato. Pensai a questa ipotesi come unico appiglio logico possibile: avevo le mie basi, spesso ero rimasto intrappolato al sogno. L’acqua continuava a salire, fino a formare un micro-bacino anti gravità a mezz’aria; anche in cucina c’era una calma sorprendente ed io sembravo ancora il fotografo che stava per, o avrebbe dovuto, immortalare quell’inspiegabile movimento degli oggetti. 

Il mio dito indice cedette alla tentazione di toccare quel micro-bacino d’acqua sospeso nel vuoto, al contatto con il mio dito l’acqua rispose con i caratteristici, quanto reali, cerchi concentrici.

“Forse non tutti gli appigli logici sono spariti” 

E mentre dubitavo sugli eventi, iniziai a sorridere per lo stupore che essi mi suscitavano. “AVEVANO DESIDERATO ARDENTEMENTE L’ULTIMA APOCALISSE” 

Finii il mio caffè davanti a quella scena inspiegabile immortalata dalla mia memoria fotografica. Mi fermai ad osservare il paesaggio della città fuori dalla porta-finestra, sicuro che con quel capovolgimento, l’ipotesi di un furto notturno non aveva ragion d’essere. Alcuni dei grattacieli più importanti si erano distesi, il sistema di evacuazione aveva già risolto tutto, in strada erano rimaste soltanto le persone più curiose ad assistere a quegli inspiegabili mutamenti urbani. Chiusi gli occhi, colpito improvvisamente da bruciore. Li riaprii. Non c’erano più quei grattacieli distesi, ne i passanti curiosi. Davanti a me un oceano, una battaglia di navi. Croci rosse campeggiavano sulle loro vele. Marinai fantasma pronti a combattere, a sferzare attacchi dagli alberi maestri. Decisi d’indietreggiare, di chiudere quella porta-finestra per non rimanere coinvolto nella battaglia, rivolgendomi alla calma sorprendente della mia casa. Dalle mensole iniziarono a spostarsi le clessidre, come animate di volontà propria, a mezz’aria costituirono un cerchio, una spirale che si attorcigliò fino ad implodere…fu la fine… 

Avevano desiderato ardentemente l’ultima Apocalisse.

 

Antonio Di Cori @antoniodicor

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...