di Lorena Papotto (@lorena.papotto05); foto: Pedro Aversa (@aversa.pedro).
È assurdo come ci accorgiamo delle cose importanti solo quando le perdiamo.
Amiamo il sole solo quando è già scesa la notte.
Ci accorgiamo della luce solo quando si è già spenta.
Ci manca il calore quando inizia il freddo, la neve, le gocce d’acqua sulle vetrate.
Decidiamo di prendere quel treno quando è già partito ed è sparito all’orizzonte.
Urliamo “Ti Amo”, “Sei Mia”, “Sposami” quando ci ha già voltato le spalle, alzato il dito medio e detto addio senza che noi lo capissimo, senza che ce ne rendessimo conto. Perdiamo senza aver mai saputo di essere in battaglia per qualcosa o, addirittura, per qualcuno. Chi lotta lo fa perché ha un motivo, perché vuole combattere per qualcosa, vuole ottenere quel qualcosa e vuole provarci prima di arrendersi, prima di perdere.
Chi lotta sa che sta lottando e vuole vincere. Noi, invece…noi… voi…io…ho perso, ti ho perso, senza sapere nemmeno che stessi lottando per te.
Ci manca casa nostra quando siamo in mezzo alla strada a camminare senza meta.
Quando siamo caduti in basso capiamo quanto eravamo in alto, quanto si stava bene. Quando la tristezza, la solitudine, la rabbia diventano il nostro pane quotidiano ci manca la felicità, la spensieratezza, la gioia che avevamo prima.
Ci mancano i sorrisi. Guardiamo la vita che abbiamo, che abbiamo avuto.
Fissiamo il vuoto, il fondo del bicchiere, il tetto della cucina, un punto indefinito della stanza e speriamo…speriamo di tornare a vivere, di far tornare a vivere il nostro sogno. Ma i sogni arrivano lentamente, con la paura addosso e si infrangono così in fretta, come le onde sugli scogli. Chiudiamo gli occhi e vediamo…vediamo tutto quello che abbiamo perso, vediamo lei, vediamo lui.
Ci rimproveriamo, ci odiamo, ci riteniamo dei cretini e ci convinciamo che la colpa è solo nostra.
Ma quanto siamo stupidi?
È ovvio che è colpa nostra, è ovvio che sentiamo il vuoto nel cuore, quel cuore prima così gioioso che si divertita a battere e ora sprofondato nel mare, nel vuoto, che vorrebbe solo spegnersi. Dobbiamo imparare a capire cos’è importante: capire tutto questo prima, prima di perdere tutto. Prima di perderla, la nostra ragione di vita. La nostra felicità.
Non siamo stupidi, non siate stupidi.
CARPE DIEM.
Lorena Papotto (@lorena.papotto05)