di Damiano Ravagnani
Foto: Damiano Ravagnani
Damiano Ravagnani ha 27 anni e ci scrive da Bolzano. Ci invia due poesie tutte domestiche, dedicate al suo gatto…:
Adori il freddo
e spesso eviti il sole,
sei anomalo:
questo ti è valso
il tuo nome.
Gli occhi di agata
comunicano
segreti godimenti
e bonaria tranquillità.
Affettuoso e socievole,
persino loquace;
non vuoi che altri
dividano con te
le attenzioni
dei padroni.
Due grandi orecchie,
immense;
due gemme trasparenti
dai colori preziosi,
piene di luce,
spesso socchiuse,
suggeriscono il segreto
di chissà quale godimento;
denti appuntiti
simili alle zanne
dei predatori,
ma anche ai dentini
nella boccuccia dei bambini;
zampe agili e veloci,
giocose
ma anche languide,
che catturano spietate
o accarezzano tenere;
una coda vivace
fa d’appendice
ad una folta e gonfia peluria:
senza tutto ciò
nessuno può dire “gatto”.
Damiano Ravagnani
Se vi va di scoprire l’origine del nome Agata, cliccate qui.
Grazie Damiano, per averci trasportato nella tua prospettiva domestica!
Voglio essere un fiore e non un danno per il nostro Pianeta, casa!
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Ciao Lucia, grazie! ☺️ Paragonare il gatto a un fiore significa proprio individuare qualcosa di bello nell’ambiente domestico
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