“Ricevo qualcosa di straordinario…”

di Antonio Di Cori @antoniodicor; 
artwork: Natascha Baumgärtner @trudeiskrude.

Ricevo qualcosa di straordinario:
una nuova pelle sotto l'albero di Natale bianco -l'inverno rispetta la sua temperatura naturale.-
Ricevo ad intermittenza notizie caotiche, incontro conoscenze nebulose pronte ad intrecciarsi involontariamente.
Ricevo ansie, smarrimenti, -minori sono i decori- minore è la mondanità,
come l'effetto delle orecchie sommerse dall'acqua.
Ricevo qualche indiretta notizia di cronaca che ci obbliga ad esser vigili
Ancora tamponi -ancora uno slalom- per raggiungere un traguardo di serenità “Almeno il corpo può essere un ruggito!"

La città mi regala noia, e Solidarietà -cerco di mutare per assomigliarle- ora che ne comprendo rabbia e castrazioni: un cornicione della memoria crolla mentre qualcuno perde la vita per una compulsiva non curanza, come quel muro e quel motociclista.
E qualcuno urla "Perché male che va, siamo in Democrazia!"
Un amico -quando avevamo entrambi 18 anni- già utilizzava termini come dittatura e tecnocrazia- astuto più di me nello sbrogliare i nodi del sociale.
“Almeno il Corpo, può essere un ruggito!”


Antonio Di Cori
@antoniodicor

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