“Raggi” di Clara Danubio @clara_danubio;
Spargo la cipria sulle parole
ingenue, come i bambini rincorrono
i pomeriggi di sale sui pori
per giocare sotto il sole. Vogliono
vibrare esondare richiamare la voce prima
– i versi che ancora cercano le dita.
Lì, al confine di ogni tempo e spazio
cominciano a forgiarsi corpi
stesi al sole, parole nuove pronte a scoppiare
in lacrime di mare.
La cipria si scioglie nell’amore di un’alba
per liberare parole mature e ottundenti come le membra degli adulti.
Il cuore però è ancora fertile, le gambe ridono
– la corsa sulla sabbia – ancora bambine
a carpire raggi di vita.
Clara Danubio
@clara_danubio