“I nostri atomi perlopiù vuoti…”

di Loris Pina; foto: Ettore Casini

Lo scroscio in un'omonimia

pressata contro alla finestra:

distinguo un'asintotica malia

che si appanna e rimane qui (dall'altro lato)



I nostri atomi perlopiù vuoti

invisibili, fra noi milioni

...cosa devo fare per vedere

per sentire, toccare quello

che rimane qui?

Cos'è quello che rimane qui? (dall'altro lato)



Ciò che vedo non è quello che

vorrei, sparso tra la gente che

cammina che calpesta che

dimora dentro la mia testa



mentre sono a mente spenta

soffia il cielo, sgombro e rinfrancato

dalla mia presenza;

sfreccio verso novità e distanze

unita a un segno, unita a un cielo denso

costellato

da vita, morte, stelle, essenze, nomi...perforato




Come ti vorrei vedere qui

sai restare ma non eri qui

cose che non vuoi tenere qui

cose che non vuoi vedere qui.



Loris Pina (@grissinotunatuna)

 

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