“Mezzanotte è un ricordo…”

di Matilda Balboni @mifirmomet;
artwork: @darekgrabus.

Mezzanotte è un ricordo, l’acqua mi scivola sul corpo fresca, e mentre la pelle si leviga, carezzo le forme che cambiano, si arrotondano e si addolciscono sulla vita. Ad occhi chiusi penso a poco, poco tempo prima, quando da bambina i pensieri erano ali e nulla pesava più di un gelato alla fragola, nulla di più pesante si fermava sullo stomaco, nulla teneva vigile un sonno ormai al limite, perché di notte si andava a caccia di sogni. Adesso che un’altra estate passa, il sole mi colora un po’ di più e si seminano già i futuri solchi che scaveranno il sorriso. Che non perderò mai, sarà solo più stanco. L’acqua tra le cosce rinfresca, sotto le spalle massaggia, bacia il collo che s’innalza, la fronte ha sete di aria. I seni più pieni, il ventre liscio, i capelli ricci e gli occhi umidi, perché ho imparato ad atterrare dopo un lungo volo. L’immagine di papà al lago, qualche pelo bianco, mamma che si siede sull’erba e respira la sera, gli occhi di chi mi guarda, le spalle di chi non si volterà più.
L’estate che avanza e le gote rosse, un bacio che promette vita, la carezza di un’essenza rosata. La presenza. Il fresco dell’acqua scorre, purifica i mali che ho imparato a conoscere, la schiena ringrazia. Saluto la bimba che di schiuma si copriva e che di bolle si adornava, non sarà abbandonata al passato di un tempo…ma quando spengo l’acqua, fuori e dietro il vapore, c’è una donna allo specchio, ma veste addosso lo stesso nome.


Matilda Balboni
(@mifirmomet)

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