Scritto il 5 dicembre 2020 “I nostri atomi perlopiù vuoti…” di Loris Pina; foto: Ettore Casini Lo scroscio in un’omonimia pressata contro alla finestra: distinguo un’asintotica malia che si appanna e rimane qui (dall’altro lato) I nostri atomi perlopiù vuoti invisibili, fra noi milioni …cosa devo fare per vedere per sentire, toccare quello che rimane qui? Cos’è quello che rimane qui? (dall’altro lato) Ciò che vedo non è quello che vorrei, sparso tra la gente che cammina che calpesta che dimora dentro la mia testa mentre sono a mente spenta soffia il cielo, sgombro e rinfrancato dalla mia presenza; sfreccio verso novità e distanze unita a un segno, unita a un cielo denso costellato da vita, morte, stelle, essenze, nomi…perforato Come ti vorrei vedere qui sai restare ma non eri qui cose che non vuoi tenere qui Cose che non vuoi vedere qui. Loris Pina (@grissinotunatuna) Condividi: Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn Altro Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Tumblr Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram