“Io che non conoscevo le rose…”

di Marilena Lucente @marilena.lucente;
artwork: @andreacalisi


Spuntò una piuma sul fianco,
un germoglio appena accennato,
una promessa leggera di vento.
Dall’ala nata nel posto sbagliato
Venne una sete di rondini e voli

Io che non conoscevo le rose
la scambiai per amore

Accanto alla finestra,
la scatola di latta: forbici,
ago e ruvido spago,
per tagliare il cielo
e cucire il silenzio.
Chiamarono febbre,
malattia, follia
la fame d’aria
che mi faceva mia.

Io che non conoscevo le rose
Imparai il dolore.

Nel vasto azzurro, adesso,
raccolgo soffi di piume
smarrite, tagliate,
mutilate.
Per questo vi dico:
siate mani capaci di nidi,
date casa a chi ha perso la voce,
non lasciateci cadere,
non lasciateci sole.

Io che non conoscevo le rose
feci dono al mondo del mio splendore.

Lascia un commento