“Blu, rosa, verde…”

di Valentina T. @ognitantoscrivoqualcosa;
artworks: @_malinowski_robert.



- “Mi puoi fare un daiquiri per favore?”
Mi aveva chiesto se l'avrei portata a ballare a Pisa, c'era stata poche volte mi aveva detto lì. Dopo qualche secondo di silenzio da parte mia, mi aveva preso il braccio con entrambe le mani, fermandomi mentre cucinavo.
- “Dai, è tecno… a te piace la tecno, ci si diverte. Poi te sei l'amica che ho sempre desiderato, abbiamo fatto tremila cose.”

Le tremila cose che avevamo fatto erano cose che mi ero guadagnata con il tempo, che avevo condiviso con lei, perché le volevo bene e perché per qualche strano motivo nelle amicizie con le ragazze mi sento sempre protettiva. Avevo preso i biglietti, saremmo andate a dormire poi a casa mia a Pisa.
Iniziamo con la prima bevuta,sarebbe dovuta essere la mia prima e la mia ultima visto che avrei dovuto portarla a casa. Invece prendo la seconda. La sento che arriva bella forte,rimango ferma. Spallate su spallate di gente che mi passa accanto,mi vedo le scarpe blu,rosa,verdi. Alzo la testa e mi entrano le luci negli occhi, in tutto quel casino sento silenzio. E ancora blu, rosa, verde ad intermittenza.
In mezzo a mille teste spunta lei,continua a ballare,gira su se stessa,mani alzate.

Lei è blu,rosa,verde. E poi ancora blu...


Penso che sia bella, si lascia andare, non sa che la sto guardando. Si muove, è sinusoidale, si fa toccare dall'aria. Si fa toccare da mani sconosciute ma sono anche quelle blu, rosa e verdi come lei. E poi penso che schifo, quelle curve esagerate sono poco armoniose, a quel seno abbondante messo in pasto al blu e poi al rosa e al verde. Non è più poesia, mi fa ribrezzo, lei in una cascata di luci, che prova a nascondersi mettendosi in mostra. E poi ancora quella bellezza ipnotica,sembra una venere di Willendorf. E quei secondi… ho scoperto che erano ore.

È venuta dicendomi che erano le 3 e che non dovevo portarla a casa perché andava a casa di uno che aveva conosciuto. Erano le 3 come il numero di luci sulla sua pelle. Le ho detto che andava bene e poi l'ho bloccata ovunque. Mi ha portato Ale a casa. Mi sono buttata sul pavimento di grès porcellanato, non lo avevo mai sentito così freddo. Il soffitto era blu,rosa e verde. Lei poi ha provato a cercarmi in qualche maniera, forse per delle spiegazioni. Certe volte la vedo in mezzo alle persone, da lontano. Lei però non mi vede, un po' come quella sera.


@ognitantoscrivoqualcosa


@_malinowski_robert
Acrylic paint on canvas
80×100 cm (27.5×39.3in)
Available now.
2023

“…lei in una cascata di luci, che prova a nascondersi mettendosi in mostra.”

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